Il programma JSF Joint Strike Fighter venne impostato per sviluppare un nuovo caccia multiruolo āall-weatherā di quinta generazione in grado di costituire un valido sostituto degli attuali aerei dāattacco al suolo degli Stati Uniti e dei Paesi NATO . Dal progetto nacque il velivolo monoposto Lockheed Martin F-35 Lightning II. Dotato di una straordinaria tecnologia ĆØ caratterizzato dallāadozione di un layout aerodinamico, con caratteristiche stealth, ad ala trapezoidale. Progettato per svolgere missioni di superioritĆ aerea, supporto aereo ravvicinato e attacco al suolo, la sua cellula ĆØ declinabile in diverse configurazioni. LāF-35B grazie alle sue capacitĆ STOVL ĆØ stato progettato per lāatterraggio ed il decollo verticale e per operare da navi portaerei come la Queen Elizabeth della Royal Navy o la Cavour della Marina Militare Italiana. Impiegato anche dal Corpo dei Marines si caratterizza per lāadozione del motore Pratt & Whitney con postbruciatore ed ugello di scarico orientabile verso il basso. Lāestrema flessibilitĆ operativa, il carico offensivo che ĆØ in grado di trasportate, la tecnologia di bordo e la forte innovazione del progetto, faranno dellāF-35 Lightning II un sicuro protagonista dellāaeronautica militare del XXI secolo.
Il Lockheed U-2 si può considerare tra i più celebri aerei da ricognizione ad alta quota della Storia dellāAviazione ed ĆØ, senza dubbio, unāicona della Guerra Fredda. Il progetto venne approvato nei primi anni cinquanta ed il primo volo ebbe luogo nel 1955. LāU-2 si caratterizzava per la grande superficie e apertura alare. La sua struttura aerodinamica permetteva di operare allāaltitudine di 70,000 piedi (oltre 21.000 metri) e svolgere efficacemente le operazioni di intelligence grazie agli avanzati, per lāepoca, sistemi di ripresa fotografica e video. LāU-2 venne impiegato prima dalla C.I.A. e successivamente dai reparti di volo dellāU.S.A.F. Il progetto dellāU-2 venne migliorato nel corso del tempo e portò alla realizzazione del TR-1A sviluppato per svolgere missioni di ricognizione tattica ad elevata altitudine. Per questo il TR-1 A venne equipaggiato con radar da ricerca e sorveglianza, moderni sistemi avionici e contromisure ECM.
Progettato e sviluppato nella seconda parte degli anni ā60 dalla Mikoyan-Gurevich, il Mig-23 ha costituito per anni la spina dorsale dei reparti da caccia dei Paesi del Patto di Varsavia. Entrato in servizio nei primi anni ā70 per affiancare e progressivamente sostituire il non più attuale Mig-21, il nuovo caccia intercettore monoposto sovietico (nome in codice NATO : Flogger) si caratterizzava per lāadozione dellāala a geometria variabile. Grazie al motore con postbruciatore Tumanskij il Mig-23 era in grado di superare la velocitĆ massima di Mach 2,3. Era armato con un cannone da 23 mm ed era in grado di trasportare, nei sui piloni sub-alari e sotto la fusoliera, diverse combinazioni di missili aria-aria per svolgere il suo ruolo primario di caccia-intercettore. La versione āBNā venne sviluppata per missioni di attacco al suolo e supporto ravvicinato. Il Mig-23 ottenne una grande diffusione. Oltre ai Paesi membri del Patto di Varsavia, fu utilizzato dalle aeronautiche militari di numerosi Paesi satelliti allāUnione Sovietica partecipando a conflitti in diversi scenari operativi.