SUPER DECAL PER 6 VERSIONI - FOGLIO ISTRUZIONI A COLORI Il bombardiere bimotore ad ala alta Dornier Do 217 ĆØ stato largamente impiegato dalla Luftwaffe tedesca durante la seconda guerra mondiale. Versatile e flessibile fu in grado di svolgere, nelle sue varie versioni, missioni di bombardamento, di attacco ad obiettivi di superficie e di caccia notturna. Il Dornier Do-217K si caratterizzava in particolare da una fusoliera irrobustita, da una superficie alare rivista e da motori più potenti. Venne, più in dettaglio, realizzato per poter trasportare ed impiegare le bomba radioguidata Ruhrstahl SD 1400 āFritz Xā, vera e propria innovazione per lāepoca, alloggiata in un pilone subalare. Con questa configurazione il Dornier Do-217K venne impiegato prevalentemente nel teatro del Mediterraneo. Il 9 settembre del 1943 la Nave da Battaglia Italiana āRomaā venne colpita ed affondata da una bomba Fritz X al largo della Sardegna.
Il Dornier Do 22 era un idrovolante tedesco ad ala alta con carro galleggiante fisso del periodo tra le due guerre e della seconda guerra mondiale. Il volo prototipo ha avuto luogo nel 1938. La produzione in serie ĆØ stata effettuata negli anni 1938-1939. Nel suo corso furono costruiti circa 30 velivoli di questo tipo. La trasmissione era fornita da un unico motore Hispano-Suiza 12Ybrs con 860 CV. La lunghezza del velivolo era di 13,1 metri con un'apertura alare di 16,2 metri. L'armamento del ponte consisteva in 2-3 mitragliatrici da 7,62 o 7,92 mm. La macchina poteva anche trasportare un carico di bombe fino a 200 kg o un siluro fino a 800 kg. Il velivolo Do 22 ĆØ stato sviluppato presso lo stabilimento aeronautico Dornier Flugzeugwerke sulla base di un prototipo di macchina designato come Do C3 dallo stesso produttore. Il Dornier Do 22 ĆØ stato progettato principalmente pensando ai mercati di esportazione europei, e quindi aveva un design semplificato e piuttosto conservativo, ma mostrava anche almeno buone prestazioni e proprietĆ di volo. L'aereo ĆØ stato acquistato in piccole quantitĆ da Grecia, Finlandia, Jugoslavia e Lettonia. Macchine di questo tipo hanno partecipato in misura limitata al corso della seconda guerra mondiale. Vale la pena aggiungere che il produttore ha creato anche una versione con telaio a ruote (Do 22L), ma non ĆØ entrata in produzione. La Finlandia, d'altra parte, ha dotato alcuni dei suoi Do 22 di sci e li ha utilizzati su un telaio del genere fino al 1944.
Il General Dynamics EF-111 Raven venne sviluppato sulla cellula aerodinamica dellāaereo dāattacco al suolo F-111 Aardvark. Il velivolo supersonico, con le caratteristiche ali a geometria variabile, venne infatti identificato come una valida piattaforma per ospitare la componente elettronica necessaria per svolgere efficacemente i nuovi compiti assegnati. LāEF-111 Raven ĆØ diventato quindi un punto di riferimento per le missioni di āGuerra Elettronicaā venendo impiegato in numerose attivitĆ operative in Libia, in Bosnia ed in Iraq. Facilmente riconoscibile per la grossa protuberanza sulla deriva posteriore, disponeva di unāattrezzatura elettronica allāavanguardia per lāepoca come il radar di mappatura del terreno e lāadozione di sistemi di disturbo radar e di contromisure elettroniche. Rivisto anche il cockpit con lāinstallazione della āsuiteā di controllo predisposta per lāEWO (Electronic Warfare Officer), lāufficiale specializzato nella guerra elettronica.
Il progetto Eurofighter, sviluppato a partire dalla seconda metĆ degli anni ā80 da un pool di aziende europee, aveva lāobiettivo di realizzare un avanzato velivolo da combattimento multiruolo con una forte specializzazione nellāintercettazione. Il risultato del progetto ĆØ il āTyphoonā che costituisce oggi uno dei migliori caccia da superioritĆ aerea a livello mondiale. La sua struttura aerodinamica si caratterizza per lāala a delta e le alette canard. I suoi due motori turbo jet con postbruciatore garantiscono prestazioni eccellenti e gli permettono di raggiungere i Mach 2. Lāelevata tecnologia di bordo, esaltata dal sistema di controllo fly-by-wire, permette di ottenere una grande maneggevolezza nel combattimento aereo. In occasione dei festeggiamenti dei 100 anni dalla fondazione dei primi reparti da caccia dellāAeronautica Militare Italiana, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale, i Gruppi di Volo hanno realizzato, sul moderno caccia da superioritĆ aerea, quattro accattivanti ālivree commemorativeā.
Il progetto Eurofighter, sviluppato a partire dalla seconda metĆ degli anni ā80 da un pool di aziende europee, aveva lāobiettivo di realizzare un avanzato velivolo da combattimento multiruolo con una forte specializzazione nellāintercettazione. Il risultato del progetto ĆØ il āTyphoonā che costituisce oggi uno dei migliori caccia da superioritĆ aerea a livello mondiale. La sua struttura aerodinamica si caratterizza per lāala a delta e le alette canard. I suoi due motori turbo jet con postbruciatore garantiscono prestazioni eccellenti e gli permettono di raggiungere i Mach 2. Lāelevata tecnologia di bordo, esaltata dal sistema di controllo fly-by-wire, permette di ottenere una grande maneggevolezza nel combattimento aereo. La Royal Air Force Britannica, assieme alle forze aeree di Germania ed Italia, ĆØ il principale utilizzatore dellāEurofighter con 160 esemplari impiegati nei reparti di volo.
Il progetto Eurofighter, sviluppato a partire dalla seconda metĆ degli anni ā80 da un pool di aziende europee, aveva lāobiettivo di realizzare un avanzato velivolo da combattimento multiruolo con una forte specializzazione nellāintercettazione. Il risultato del progetto ĆØ il āTyphoonā che costituisce oggi uno dei migliori caccia da superioritĆ aerea a livello mondiale. La sua struttura aerodinamica si caratterizza per lāala a delta e le alette canard. I suoi due motori turbo jet con postbruciatore garantiscono prestazioni eccellenti e gli permettono di raggiungere i Mach 2. Lāelevata tecnologia di bordo, esaltata dal sistema di controllo fly-by-wire, permette di ottenere una grande maneggevolezza nel combattimento aereo. Sono state sviluppate anche versioni biposto per lāaddestramento avanzato dei piloti in modo da garantire il progressivo passaggio da velivoli che, come nel caso degli F-104 italiani, erano molto più antiquati e datati.