Immagine di 1/48 LOCKHEED TR-1A/B8001283028097

1/48 LOCKHEED TR-1A/B8001283028097

Il Lockheed U-2 si può considerare tra i più celebri aerei da ricognizione ad alta quota della Storia dell’Aviazione ed è, senza dubbio, un’icona della Guerra Fredda. Il progetto venne approvato nei primi anni cinquanta ed il primo volo ebbe luogo nel 1955. L’U-2 si caratterizzava per la grande superficie e apertura alare. La sua struttura aerodinamica permetteva di operare all’altitudine di 70,000 piedi (oltre 21.000 metri) e svolgere efficacemente le operazioni di intelligence grazie agli avanzati, per l’epoca, sistemi di ripresa fotografica e video. L’U-2 venne impiegato prima dalla C.I.A. e successivamente dai reparti di volo dell’U.S.A.F. Il progetto dell’U-2 venne migliorato nel corso del tempo e portò alla realizzazione del TR-1A sviluppato per svolgere missioni di ricognizione tattica ad elevata altitudine. Per questo il TR-1 A venne equipaggiato con radar da ricerca e sorveglianza, moderni sistemi avionici e contromisure ECM.
€31,00
Immagine di 1/48 MIG-23 MF/BN FLOGGER

1/48 MIG-23 MF/BN FLOGGER

Progettato e sviluppato nella seconda parte degli anni ‘60 dalla Mikoyan-Gurevich, il Mig-23 ha costituito per anni la spina dorsale dei reparti da caccia dei Paesi del Patto di Varsavia. Entrato in servizio nei primi anni ’70 per affiancare e progressivamente sostituire il non più attuale Mig-21, il nuovo caccia intercettore monoposto sovietico (nome in codice NATO : Flogger) si caratterizzava per l’adozione dell’ala a geometria variabile. Grazie al motore con postbruciatore Tumanskij il Mig-23 era in grado di superare la velocità massima di Mach 2,3. Era armato con un cannone da 23 mm ed era in grado di trasportare, nei sui piloni sub-alari e sotto la fusoliera, diverse combinazioni di missili aria-aria per svolgere il suo ruolo primario di caccia-intercettore. La versione “BN” venne sviluppata per missioni di attacco al suolo e supporto ravvicinato. Il Mig-23 ottenne una grande diffusione. Oltre ai Paesi membri del Patto di Varsavia, fu utilizzato dalle aeronautiche militari di numerosi Paesi satelliti all’Unione Sovietica partecipando a conflitti in diversi scenari operativi.
€30,20
Immagine di 1/48 MIG-23BN MIG-27D FLOGGER

1/48 MIG-23BN MIG-27D FLOGGER

Il cacciabombardiere con ali a geometria variabile Mikoyan-Gurevich Mig-27 (Flogger D in codice NATO) venne sviluppato dall’industria aeronautica sovietica dalla struttura del caccia Mig-23 in modo da renderlo più idoneo per svolgere efficacemente missioni di attacco al suolo e supporto ravvicinato. Il layout aerodinamico è infatti quello del caccia Mig-23 da cui si differenzia per la nuova configurazione del muso. Per meglio adempiere al nuovo ruolo assegnato all’aereo venne rivista l’avionica di bordo attraverso l’installazione del radar di rilevamento, acquisizione e puntamento dei bersagli a terra e l’adozione di nuovi sistemi di contromisura elettronica. Venne rivisto l’armamento offensivo con l’adozione di un nuovo cannone a 6 canne da 30 mm., più potente di quello installato sul Mig-23, e la possibilità di trasportare un carico offensivo, inclusi i nuovi missili aria-superficie, superiore ai 4.000 Kg.
€36,00
Immagine di 1/48 MIRAGE F 1C

1/48 MIRAGE F 1C

Il Mirage F1 venne realizzato per sostituire il precedente e famoso caccia supersonico con ala a delta Mirage III che grazie alle sue qualità permise all'industria aeronautica francese di raggiungere grande preminenza tecnologica negli Anni'60 e '70. Il Mirage F 1 nella versione da caccia entrò in servizio con l'Aviazione francese alla fine del 1973, e nel giro di pochi anni sostituti tutti i precedenti Mirage III. L'F 1 nel corso degli anni si è evoluto grazie alla disponibilità di nuove armi e equipaggiamenti elettronici che gli hanno permesso di restare in servizio sino a pochi anni fa, quando almeno in Francia,è stato sostituito dal serie dei Mirage 2000. Questo elegante aereo ottenne un serie di importanti successi commerciali essendo esportato per equipaggiare le Forze aeree di vari Paesi: Spagna, Grecia, Sud Africa e altri dieci nazione del Medio oriente e dell'Africa.
€30,40
Immagine di 1/48 OPEL BLITZ TANKWAGEN KFZ.385

1/48 OPEL BLITZ TANKWAGEN KFZ.385

L’Opel Blitz fu il principale autocarro tedesco della Seconda Guerra Mondiale. Impiegato sostanzialmente su tutti i fronti ed in gran numero può essere considerato il vero e proprio “mulo” da carico della Wehrmacht. Il telaio, il robusto sistema di ammortizzatori ad assali rigidi con balestre ed il ponte posteriore caratterizzato dalle ruote gemellate erano in grado di sopportare un carico utile superiore alle 3 tonnellate. Il motore Opel di 3.600 cc., di facile manutenzione, erogava una potenza di 75 CV. Grazie alla sua straordinaria versatilità costituì la base per numerose personalizzazioni ed allestimenti come la versione Kfz. 385 “Tankwagen” che venne impiegata come mezzo per il rifornimento degli aerei della Luftwaffe. Sfruttando la robustezza del suo telaio era in grado di operare in ogni ambiente ed in ogni condizione dall’Africa alla Russia. Il veicolo oltre alla cisterna con il relativo sistema di pompaggio era dotato di cabina con tettuccio in tela e marmitta con sistema di scarico riposizionato per permettere il rifornimento degli aerei in sicurezza.
€26,70
Immagine di 1/48 P-389J E.T.O.

1/48 P-389J E.T.O.

Il Lockheed P-38 Lightning è stato, senza dubbio, uno degli aerei più originali per design e layout aerodinamico della seconda guerra mondiale. Fu un caccia pesante rivoluzionario per la fusoliera a doppia trave, in cui erano installati i due motori, con il pilota sistemato in un abitacolo avanzato al centro dell’aereo. Grazie ai suoi due propulsori Allison V-1710 a 12 cilindri a V da 1425 CV ciascuno raffreddati a liquido il P-38 raggiungeva la velocità massima di oltre 660 Km/h. Era armato con quattro mitragliatrici Browning da 12,7 mm. e un cannone Hispano M2 che garantiva una buona potenza di fuoco. Non molto manovrabile rispetto ai caccia monomotore dell’epoca ma molto robusto e stabile. Aveva come punto di forza una elevata autonomia di volo molto utile nel teatro operativo del Pacifico oppure nelle missioni di scorta ai bombardieri a lungo raggio sui cieli Europei. Il P-38, per la sua caratteristica forma e per le sue temibili caratteristiche operative, venne soprannominato dai piloti nemici “il diavolo a due code”.
€38,50